Alcol – Testimonianza

Possiamo chiamarlo divertimento, possiamo usarlo una volta ogni tanto, possiamo farlo perché lo fanno in tanti, è legale e c’è dappertutto.

Sicuramente se non vuoi vedere il problema non lo vedi, ma quello che ti tradisce è che il problema lo capisci quando ci sei dentro fino al collo.

Nella mia esperienza ho conosciuto ragazzi che sono finiti in strada a fare i barboni bevendo, ragazzi che guidando hanno visto morire amici e ucciso persone per incidenti casuali. Ho conosciuto padri di famiglia che tornati dal lavoro picchiavano la moglie abbagliati dai fumi dell’alcol.

La mia storia non è molto lontana da tutto ciò. Ho iniziato a bere a 14 anni per gioco, suonavo in un gruppetto e per affrontare le timidezze dell’età, per sembrare più importante e trasgressivo bevevo qualche birra. Pian piano l’alcol ha accompagnato la mia vita in maniera subdola, camminando a pari passo con le paure e i problemi che affrontavo. Non l’ho mai pensato un problema, qualche bicchiere per rallegrare la serata. Poi con il tempo ho dovuto scontrarmi con la realtà, un “escalation” di fatti.

Potrei raccontarvi delle varie macchine che ho distrutto facendo finire tre miei amici in ospedale, le varie risse per motivi futili che per altro mi sono costate qualche mese di carcere.

Penso non ci sia nulla di peggio che risvegliarsi in carcere e ricordarsi a mala pena cosa si sia fatto! Depresso dall’effetto dell’alcol che svanisce piano piano e ti lascia dentro un tunnel di sensi di colpa e ansia.

Ero entrato nel turbine, vivevo in una specie di trans, all’età di 25 anni ho iniziato a svegliarmi con i tremori alle mani e la prima cosa che facevo era espellere succhi gastrici per poi ricominciare a bere…vivevo nell’apatia più completa, che a volte sfociava nella rabbia più assoluta contro tutto e tutti.

Sono arrivato a elemosinare per comprarmi la bottiglia alla mattina. Ho vissuto per strada mangiando qua e là, ho fatto del male emotivamente e fisicamente in preda all’alcol anche a persone care…

Sono stato un “barbone” ho vissuto la solitudine nei cartoni di vino che bevevo la notte sui marciapiedi, ho pianto come un bambino e sono arrivato a pensare alla morte.

Ho provato a ricoverarmi in ospedale per disintossicarmi, sono andato dagli alcolisti anonimi e ho visto tante persone afflitte da questo problema…giovani, vecchi, donne, lavoratori, commercianti…persone che si chiedevano come me com’era possibile essere arrivati a tanto…

Io spesso me lo chiedo e la risposta ora la trovo nelle mie mancanze, visto che da bambino odiavo gli ubriaconi nei bar.

Eppure se guardiamo a fondo i motivi per cui si inizia a bere sono molti: insicurezza, insoddisfazione, scarsa autostima, non accettazione, problemi a relazionarsi, paura, ecc… ma il vero problema è che pensi di affrontarli!

Girovagando con le persone con cui bevevo tra la discoteca per qualche cocktail e la piscina per qualche birra per non pensare alle catastrofi che avevo dentro, sono arrivato a perdere tutto, finendo solo io e le mie bottiglie.

Spero solo che i ragazzi che leggeranno la mia storia siano più intelligenti di me che ho sempre pensato che a me tutte queste cose non sarebbero mai successe, perché io bevo solo ogni tanto…come tutti!!!

By UNO COME TANTI